Addio Marisa
Oggi, 14 aprile, è un doloroso e triste giorno per me.
Marisa Sannia se n’è andata, se n’è andata per il virus del secolo, quel mare oscuro infido e maledetto che spesso ti colpisce silenzioso e subdolo nel fiore degli anni senza darti la possibilità di scappare.
Se n’è andata una grande artista purtroppo snobbata, guarda caso proprio dalla nostra “grande e intelligente” industria discografica, un’artista sensibile e poetica che aveva musicato e cantato magnificamente Garcia Lorca nel suo ultimo lavoro.
Ma per me se n’è andata soprattutto una grande amica dolce e affettuosa, intelligente e spiritosa e con lei se n’è andato un altro pezzettino di me come spesso succede quando perdiamo qualcuno che amiamo.
Ma voglio credere, e DEVO credere, che è già in cammino per raggiungere chissà dove e chissà come una misteriosa galassia lontano lontano per rincontrare mia madre Lula e ricominciare a fare le lunghe interminabili chiacchierate che prima erano costrette a fare al telefono; e poi incontrerà di nuovo Sergione Bardotti e mio papà Sergio: mi piace immaginarmeli così, magari a mangiare il baccalà mantecato che a Marisa piaceva tanto e a chiacchierare e scherzare davanti a un buon bicchiere di vino bianco.
Mi raccomando Marisa porta i miei saluti a tutti perché mi mancate tanto tanto tanto...
Claudia Endrigo